Stefano Romano. Tremilaseicentocinquantagiorniunalinea

Careof DOCVA

dal 12 febbraio al 7 marzo 2009

dalle 15.00 alle 19.00 da martedì a sabato

Lunedì 9 febbraio workshop con le curatrici Vessela Nozharova e Oyku Ozsoy in collaborazione con Nosadella.due

Visite guidate gratuite ogni sabato alle 16.00 calendario delle attività didattiche per le scuole Tremilaseicentocinquantagiorniunalinea è il titolo della mostra personale che Stefano Romano ha pensato per Careof. In questa occasione presenta un progetto inedito site specific, Untitled (2009). Centinaia di fogli bianchi nel formato standard A4 sono attraversati da un’unica linea, un segno fatto a mano, tremolante e incerto. I fogli non sono appesi regolarmente, il loro ordine apparente è continuamente tradito. L’installazione deriva infatti da un’azione: foglio dopo foglio, Stefano Romano ha tentato di mantenere ferma la mano e di fare in modo che, attraversando e dividendo a metà lo spazio bianco della pagina, la linea tracciata a penna si situasse sempre alla stessa altezza. Ma la mano sbaglia. Cade nell’errore, cerca una continuità che non trova. I fogli vengono poi appesi l’uno dopo l’altro congiungendo le linee, nel tentativo di percorrere la superficie dello spazio espositivo secondo uno schema variabile, casuale, imprevedibile. Stefano Romano, artista e curatore del progetto 1.60 insurgent space, ripercorre in mostra alcune tappe del suo percorso artistico attraverso una selezione di opere: Landscape 240109, (2006/2008) è una riflessione personale sull’idea di paesaggio, ma anche una visualizzazione del tempo, dello spazio e dei rapporti umani; Linee (2002) crea un momento di relazione tra due persone attraverso un gioco; Noi amiamo l’Albania (2005), grazie al contributo di uno studio architettonico di Tirana, propone il progetto utopico di un ponte nel canale di Otranto fra Albania e Italia; Movements. 1 start-ing with chairs (2007), realizzato come parte di una serie di "spostamenti", guarda al sistema dell’arte.

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Stefano Romano (Napoli 1975) vive e lavora tra Bergamo e Tirana.

Selezione mostre personali: 2008: Segmenti.1 - 220, Placentia Arte, Piacenza. 2006: One day works, neon>campo base, Bologna. 2003: Bookshop, GAMeC Spazio Palestra, Bergamo. 2002: Vuoi giocare?

Galleria Alice & Altri lavori in corso, Roma.

Selezione mostre collettive: 2008: Storie, Galleria Viamoronisedici, Bergamo; Soft Cell: dinamiche nello spazio in Italia, GC.AC, Monfalcone (GO); Same democracy pratiche artistiche e curatori ali nell’era dell’open source culture, neon>campo base, Bologna. 2006: Every revolution is a throw of dice, Loggia

della mercanzia, Genova Italia, a cura di Elvira Vannini; Traveling light, Chelsea Art Museum, New York; Videopassages, Careof , Milano. 2005: Biennale di Tirana 3 – episodio 2, complesso Villa Goldi, Tirana Conquering new spaces, Galleria Nazionale del Kossovo, Prishtina. 2004: Empowerment/Cantiere Italia, Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce e Villa Bombrini, Genova; Assab One, la nuova generazione artistica in Italia, Assab One, Milano.


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