Gemine Muse 2010, in programma dal 15 maggio al 18 luglio in 22 citt? italiane, coinvolge pi? di 120 talenti e 30 curatori in 19 sedi espositive e 3 percorsi diffusi nei centri storici di altrettante localit?, ed ? inclusa nel progetto ITALIA CREATIVA, a cura del Dipartimento della Giovent? - Presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con l’ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani e il GAI - Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani.
Un viaggio tra opere, installazioni, realizzazioni sonore, performance e video capace di affascinare ogni anno oltre 200.000 visitatori e di creare una stretta relazione tra il mondo dei musei, gli autori emergenti, i critici, gli operatori del settore e il pubblico. Giunta alla settima edizione, l’iniziativa rinnova il suo impegno per presentare lavori inediti di giovani artisti attraverso il rapporto diretto con capolavori del passato e con l’architettura delle cittИ.
Il Comune di Milano – Assessorato allo Sport e Tempo libero e il FAI – Fondo Ambiente Italiano promuovono dal 18 maggio al 13 giugno Low D?co: un percorso che mette in relazione le opere di artisti emergenti con gli ambienti di Villa Necchi Campiglio, uno dei gioielli dell’architettura del Novecento di Milano, progettata negli anni Trenta dall’architetto Piero Portaluppi e dal 2001 patrimonio del FAI.
Gli spazi di Villa Necchi si aprono alla ricerca dei linguaggi contemporanei di giovani artisti quali Meris Angioletti, Riccardo Beretta, Patrizio Di Massimo, Matteo Rubbi, Santo Tolone nella mostra curata da Alessandro Rabottini.
“Gemine Muse ? un’iniziativa di sicuro valore – spiega l’assessore allo Sport e Tempo libero del Comune di Milano, Alan Rizzi – perché offre ai giovani artisti emergenti la possibilità di far conoscere le proprie opere e le proprie capacità in contesti storico-artistici di grande livello, scenari d’eccezione scelti per accompagnare il loro debutto davanti al grande pubblico. Quest’anno a Milano, grazie alla sensibile collaborazione del FAI
Gemine Muse e i suoi artisti entreranno nel meraviglioso giardino di Villa Necchi Campiglio, che sarИ aperto ai visitatori per mostrare le realizzazioni di questi giovani talenti.”
Low D?co parte dalle suggestioni che derivano dalle eccezionali caratteristiche del luogo che, come spiega il curatore, “si apre alla conoscenza dello spettatore contemporaneo come fosse un origami temporale dove passato, presente e futuro si intrecciano fra loro”. “Gli artisti, che si sono formati a Milano, sono uniti da un interesse comune verso l’indagine del passato e spesso il loro lavoro” - continua Rabottini - “si caratterizza per una spiccata sensibilit? verso le testimonianze rimosse dalla storia o per una loro interpretazione al di fuori degli schemi consolidati”.
Opere in mostra. La scultura realizzata da Santo Tolone (Como, 1979. Diplomato all’Accademia di Brera, vive e lavora a Milano), a partire da un progetto di fontana mai realizzata da Portaluppi, incorpora elementi di arredo urbano e design, mentre Riccardo Beretta (Mariano Comense – Co, 1983. Diplomato all’Accademia di Brera, vive e lavora a Milano) fa dialogare un albero del giardino con un intarsio ligneo che mima una superficie marmorea, evocando la ricerca sulle superfici gi? cara a Portaluppi.
Con l’intervento sonoro di Meris Angioletti (Bergamo, 1977. Diplomata all’Accademia di Brera, vive e lavora a Milano) lo spettatore ? guidato all’interno del giardino dalle voci di attori professionisti, che recitano un copione immaginario ambientato in villa; Patrizio Di Massimo (Jesi, 1983. Diplomato all’Accademia di Brera, vive e lavora tra Amsterdam e Londra) ha realizzato un'opera in forma di visita guidata all'interno della Villa con un personale percorso all’interno dell’edificio e delle sue memorie storiche e artistiche, giocando a coinvolgere attivamente il pubblico.
Il gioco come luogo della socialit? e della mondanit? ? al centro del lavoro di Matteo Rubbi (Bergamo, 1980. Diplomato all’Accademia di Brera, vive e lavora a Milano), che offre agli spettatori la possibilitИ di sedere nel giardino e usare i giochi da tavolo, realizzati a partire da prototipi primo novecenteschi mai commercializzati e per i quali non esistono regole chiare, un invito agli spettatori a trovarle o crearle da sО.
Il curatore della mostra, Alessandro Rabottini, ? critico d’arte e Capo Curatore alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo. Come curatore ospite ha curato mostre per la GAM – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e per il Centre Cultural Francais di Milano. Suoi scritti appaiono regolarmente su riviste internazionali come Frieze, Modern Painters, Flash Art, MAP Magazine, Mousse e Kaleidoscope. й membro del comitato curatoriale di APT – Artist Pension Trust, New York.
In occasione della mostra verr? pubblicato un catalogo che documenta anche le fasi progettuali delle opere in mostra. Edito dalla casa editrice Kaleidoscope Press, il volume contiene testi di Alessandro Rabottini, curatore, di Lucia Borromeo, responsabile scientifica del FAI e di Michele D'Aurizio.
In un orizzonte dove interagiscono tradizione e innovazione, Gemine Muse negli anni ha promosso la creativit? giovanile e consolidato la collaborazione fra istituzioni, contribuendo ad aumentare il pubblico museale con il coinvolgimento di nuove tipologie di visitatori attenti alla scena d’arte contemporanea, supportando la produzione di opere inedite e creando un circuito di esperienze e idee. Tutte le informazioni su www.giovaniartisti.it
Citt? Coinvolte: Ancona, Bari, Biella, Bologna, Cagliari, Campobasso, Catania, Cremona, Ferrara, ForlУ, Genova, Messina, Milano, Modena, Novara, Padova, Pavia, Prato, Roma, Teramo, Torino, Trento.
Inaugurazione mostra Low Dico: lunedì 17 maggio, Villa Necchi, 18.30-21.30 su invito
Un viaggio tra opere, installazioni, realizzazioni sonore, performance e video capace di affascinare ogni anno oltre 200.000 visitatori e di creare una stretta relazione tra il mondo dei musei, gli autori emergenti, i critici, gli operatori del settore e il pubblico. Giunta alla settima edizione, l’iniziativa rinnova il suo impegno per presentare lavori inediti di giovani artisti attraverso il rapporto diretto con capolavori del passato e con l’architettura delle cittИ.
Il Comune di Milano – Assessorato allo Sport e Tempo libero e il FAI – Fondo Ambiente Italiano promuovono dal 18 maggio al 13 giugno Low D?co: un percorso che mette in relazione le opere di artisti emergenti con gli ambienti di Villa Necchi Campiglio, uno dei gioielli dell’architettura del Novecento di Milano, progettata negli anni Trenta dall’architetto Piero Portaluppi e dal 2001 patrimonio del FAI.
Gli spazi di Villa Necchi si aprono alla ricerca dei linguaggi contemporanei di giovani artisti quali Meris Angioletti, Riccardo Beretta, Patrizio Di Massimo, Matteo Rubbi, Santo Tolone nella mostra curata da Alessandro Rabottini.
“Gemine Muse ? un’iniziativa di sicuro valore – spiega l’assessore allo Sport e Tempo libero del Comune di Milano, Alan Rizzi – perché offre ai giovani artisti emergenti la possibilità di far conoscere le proprie opere e le proprie capacità in contesti storico-artistici di grande livello, scenari d’eccezione scelti per accompagnare il loro debutto davanti al grande pubblico. Quest’anno a Milano, grazie alla sensibile collaborazione del FAI
Gemine Muse e i suoi artisti entreranno nel meraviglioso giardino di Villa Necchi Campiglio, che sarИ aperto ai visitatori per mostrare le realizzazioni di questi giovani talenti.”
Low D?co parte dalle suggestioni che derivano dalle eccezionali caratteristiche del luogo che, come spiega il curatore, “si apre alla conoscenza dello spettatore contemporaneo come fosse un origami temporale dove passato, presente e futuro si intrecciano fra loro”. “Gli artisti, che si sono formati a Milano, sono uniti da un interesse comune verso l’indagine del passato e spesso il loro lavoro” - continua Rabottini - “si caratterizza per una spiccata sensibilit? verso le testimonianze rimosse dalla storia o per una loro interpretazione al di fuori degli schemi consolidati”.
Opere in mostra. La scultura realizzata da Santo Tolone (Como, 1979. Diplomato all’Accademia di Brera, vive e lavora a Milano), a partire da un progetto di fontana mai realizzata da Portaluppi, incorpora elementi di arredo urbano e design, mentre Riccardo Beretta (Mariano Comense – Co, 1983. Diplomato all’Accademia di Brera, vive e lavora a Milano) fa dialogare un albero del giardino con un intarsio ligneo che mima una superficie marmorea, evocando la ricerca sulle superfici gi? cara a Portaluppi.
Con l’intervento sonoro di Meris Angioletti (Bergamo, 1977. Diplomata all’Accademia di Brera, vive e lavora a Milano) lo spettatore ? guidato all’interno del giardino dalle voci di attori professionisti, che recitano un copione immaginario ambientato in villa; Patrizio Di Massimo (Jesi, 1983. Diplomato all’Accademia di Brera, vive e lavora tra Amsterdam e Londra) ha realizzato un'opera in forma di visita guidata all'interno della Villa con un personale percorso all’interno dell’edificio e delle sue memorie storiche e artistiche, giocando a coinvolgere attivamente il pubblico.
Il gioco come luogo della socialit? e della mondanit? ? al centro del lavoro di Matteo Rubbi (Bergamo, 1980. Diplomato all’Accademia di Brera, vive e lavora a Milano), che offre agli spettatori la possibilitИ di sedere nel giardino e usare i giochi da tavolo, realizzati a partire da prototipi primo novecenteschi mai commercializzati e per i quali non esistono regole chiare, un invito agli spettatori a trovarle o crearle da sО.
Il curatore della mostra, Alessandro Rabottini, ? critico d’arte e Capo Curatore alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo. Come curatore ospite ha curato mostre per la GAM – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e per il Centre Cultural Francais di Milano. Suoi scritti appaiono regolarmente su riviste internazionali come Frieze, Modern Painters, Flash Art, MAP Magazine, Mousse e Kaleidoscope. й membro del comitato curatoriale di APT – Artist Pension Trust, New York.
In occasione della mostra verr? pubblicato un catalogo che documenta anche le fasi progettuali delle opere in mostra. Edito dalla casa editrice Kaleidoscope Press, il volume contiene testi di Alessandro Rabottini, curatore, di Lucia Borromeo, responsabile scientifica del FAI e di Michele D'Aurizio.
In un orizzonte dove interagiscono tradizione e innovazione, Gemine Muse negli anni ha promosso la creativit? giovanile e consolidato la collaborazione fra istituzioni, contribuendo ad aumentare il pubblico museale con il coinvolgimento di nuove tipologie di visitatori attenti alla scena d’arte contemporanea, supportando la produzione di opere inedite e creando un circuito di esperienze e idee. Tutte le informazioni su www.giovaniartisti.it
Citt? Coinvolte: Ancona, Bari, Biella, Bologna, Cagliari, Campobasso, Catania, Cremona, Ferrara, ForlУ, Genova, Messina, Milano, Modena, Novara, Padova, Pavia, Prato, Roma, Teramo, Torino, Trento.
Inaugurazione mostra Low Dico: lunedì 17 maggio, Villa Necchi, 18.30-21.30 su invito
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