"Omaggio ad Antonio Bueno"


Galleria Le Tele Tolte Via San Giovanni, 49 – 01030 – Calcata (VT)

INAUGURAZIONE: domenica 7 aprile 2007, ore 18.00

PERIODO: dal 7 aprile al 30 aprile 2007

ORARI GALLERIA: sabato, domenica e festivi 10.00 – 20.00 Feriali per appuntamento. Ingresso libero

INFORMAZIONI: tel/fax 0761 589036 - cell. 338 1611206 www.leteletolte.it leteletolte@gmail.com

La Galleria "Le Tele Tolte" inaugura il 7 aprile alle ore 18.00 una mostra di arte grafica dedicata ad Antonio Bueno.
Accanto alle opere di Bueno saranno esposte incisioni e litografie dei più grandi maestri del '900: Benaglia, Bengez, Borghese, Cappelli, Caruso, Celiberti, Clerici, Dalì, De Chirico, Dorazio, Guidi, Guttuso, Mastroianni, Migneco, Monachesi, Pozzati, Radice, Richter, Scajola, Tamburi, Vespignani.

Antonio Bueno, nasce a Berlino il 21 Luglio del 1918 e scomparve a Fiesole il 26 Settembre del 1984.

Figlio di spagnoli, compie i suoi primi studi a Madrid, per poi frequentare l'Accademia di Belle Arti a Ginevra e l' Ecole des Beaux-Arts di Parigi allievo di Bianchet e poi di Guerain. Nel 1938
Esordisce a Parigi esponendo al Salon des Jeunes delle illustrazioni per 'Le vojage au bout de la nuit' di L.F.Céline Nel 1939 viene in Italia stabilendosi con il fratello Xavier a Firenze. Reagendo all'insegnamento di tipo tardo-cezanniano, ricevuto in Accademia, si interessa alle tecniche dei primitivi fiamminghi e dei surrealisti. Ritorna da solo in Svizzera, al momento dell'entrata in guerra dell'Italia, per definire la sua posizione di militare di leva con il consolato spagnolo di Ginevra. Tra il 41 e il 42 prime mostre a Milano (Galleria Manzoni e Galleria Ranzini) e a Firenze (Galleria Botti) insieme al fratello Xavier. Realizza delle pitture molto finite con prevalenza di nature morte e ritratti..

Lavora a Firenze nell'ambito della rivista d'arte astratta 'Numero' di cui diventa segretario di redazione; esperienze di pittura geometrica seguite da un primo tentativo neofigurativo tendente a recuperare talune componenti della scuola metafisica italiana; stringe amicizia con Edoardo Sanguineti e con Albert Camus.

Nel 1956 espone alla Biennale di Venezia con composizioni di pipe di gesso, gusci d'uovo e gomitoli di spago che la critica definisce neometafisiche. Nel 1961 fa parte a Firenze dell'equipe di Quadrante; espone a Parigi, presentato da G.C. Argan, alla mostra 'Cinq peintres de Florence' e alla Strozzina, dove propone, con S. Loffredo e A. Moretti, la prima mostra in Italia di Nuova Figurazione. Nel 1963
organizza a Palazzo Strozzi, sotto il patrocinio del Comune di Firenze, la mostra internazionale 'La Nuova Figurazione'; prende parte alla Biennale di San Marino dedicata ad 'Oltre l'Informale' e presenta a Quadrante, assieme a L. Pignotti e a G. Chiari, la mostra 'Tecnologica'. Nel 1962 è firmatario del primo manifesto di Nuova Figurazione.

Nel 1968 partecipa (con pitture monocromatiche a rilievo) alla '34' Biennale di Venezia (presentato in catalogo dal poema di Sanguineti Musica Humana per Antonio Bueno) e al 'Sixth Annual New York Avant Garde Festival'.

Nel 1969 allestisce, presentato da Lucien Goldman e da Bernard Pingaud, una mostra personale alla Galleria G30 di Parigi, intitolata 'Mostra neopassatista' nella quale espone il quadro "Il pompiere e la modella", tema fortunato che tornerà a rappresentare, con numerose variazioni, fino all'ultimo periodo. Annuncia la sua uscita dal Gruppo 70 e dall'avanguardia con una lettera a Sergio Salvi nella quale si autodefinisce pittore di"neoretroguardia". Si dedica definitivamente alla raffigurazione delle sue emblematiche donnine,tema che non abbandonerà più. Ottiene la cittadinanza italiana e si trasferisce a Fiesole.

Dal 1978 si dedica con crescente entusiasmo al genere dei d'après, che aveva inaugurato qualche anno prima con omaggi a Picasso, Campigli, Seurat e Klee. Espone a Firenze per la prima volta, con una autopresentazione, i suoi d'après alla Galleria Spagnoli. Fabio de Poli realizza un film nello studio di Bueno mentre egli dipinge vestito da pompiere. Mostra degli "estintori" allo Studio Inquadrature 33. Nuova personale alla ART di Basilea e viaggi a Parigi e in Spagna.

Nel '77 fonda e dirige la rivista d'arte 'Visual' con l'aiuto di Eugenio Miccini e di molti ex appartenenti al Gruppo 70. Personali alla Fiera Internazionale di Basilea e alla Galleria Toninelli di Roma.

Nel settembre 1983 su invito del Comune di Luino allestisce una personale al Museo Civico e presenta insieme all'amico Piero Chiara le litografie per le illustrazioni del racconto dello stesso Chiara 'Pierino al mercato di Luino'. Contemporaneamente è presente alla FIAC di Parigi nella mostra 'Dalla metafisica alla metafisica attraverso il Surrealismo', organizzata dalla Galleria Metastasio di Prato e curata in catalogo da M. Fagiolo dell'Arco.

E' invitato e partecipa alla 41° Biennale di Venezia, presentato in catalogo da Giorgio Di Genova, proponendo un'ampia rassegna di 'D'après' che diventeranno i dipinti fra i più importanti della sua carriera. In giugno mostra retrospettiva dei Pittori Moderni della Realtà nella Sala d'Arme di Palazzo Vecchio, organizzata dal Comune di Firenze. Muore a Fiesole, dopo breve malattia, il 26 settembre. Nel novembre si inaugura a Bologna una vasta antologica alla Galleria Maggiore, presentata da Franco Solmi.

Le sue opere appartengono a cicli pittorici ben noti e distinguibili: ciclo dei pittori della realtà da soggetti e dalla tecnica quasi iperrealista; quello metafisico comunemente detto "delle pipe di gesso" degli anni '50 e quello dei "pupazzi" del gruppo 70. I primitivi italiani, i Fiamminghi e i primitivi spagnoli gli sono di ispirazione e di punto artistico.

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