Assonanze e distanze intorno al tema il "sorriso e l’ironia" di Momò Calascibetta.
Il Museo Mandralisca di Cefalù propone ai suoi frequentatori un percorso artistico e culturale da vivere insieme. Quest’anno, per i suoi contenuti e le sue evocazioni, il percorso ha per titolo: “Il sorriso e l’ironia”.
E’ proprio all’interno di questo contesto, così saldamente legato al sorriso del “Ritratto d’uomo” di Antonello da Messina, e all’ ironia con cui esso accoglie chi varca la soglia del Palazzo Mandralisca, che viene a inserirsi, con assonanze e distanze, la mostra “De risus natura”,dell’artista Momò Calascibetta ,in quello stesso spazio fisico che accoglie antiche collezioni e ritratti d’antenati che ci osservano dall'alto, privi di sorrisi.
DE RISUS NATURA TRENT’ANNI DI DOLCI SORRISI, SOSTANDO NELLA LUCE ACCECANTE...
“Il Mandralisca non è il MoMA di New York”, così esordisce Momò Calascibetta parlando di se stesso e della mostra, ma è proprio da questa piccola ma importante realtà museale e dal Ritratto d’uomo di Antonello che parte la sua esperienza e la sua formazione visiva e culturale che lo ha portato dal 1975 ad oggi a cambiare spesso pelle e anche punti di vista ma mai l’identità e l’uso, nella sua affermazione e nella sua negazione, del sorriso e dell’ironia.
La modernità e l’universalità dell’arte di Antonello da qualsiasi luogo si irradi, se periferia o centro del mondo, mantiene intatto il potere espressivo ed estraniante delle figure ritratte nei limiti della loro umanità , indagate e spesso derise in questo affascinante e universale gioco psicologico tra il ritratto e colui che lo ritrae. L’opera dell’artista satirico e grottesco Momò con il suo approccio alla realtà attraverso lo sguardo impietoso dell’ironia, strumento di denuncia sociale ma nello stesso tempo distacco e potenzialità estrema di lettura e giudizio dei limiti dell’uomo, è prova del perpetuarsi e del rinnovarsi del messaggio di Antonello da Messina nell’espressione artistica contemporanea.
I toni satirici sottolineati da colori in contrasto, vivaci e carichi di vita, dalle figure studiate e definite da miriadi di segni, stordiscono e stupiscono suggerendo diversi piani di lettura, aprendo a particolari infiniti. Ogni opera crea un mondo parallelo in cui la figura umana è rappresentata sempre con i toni satirici dell’eccesso espressi dalla mole delle figure, dalla caratterizzazione dei volti e dagli sfondi delineati da un volutamente eccessivo virtuosismo del segno.
L’evento espositivo, comprendente ventisei opere pittoriche e due sculture realizzate da Momò Calascibetta dal 1975 al 2007, allestito nella sala mostre all’interno del percorso museale permanente della Fondazione Mandralisca, affronta il tema del sorriso nei suoi molteplici aspetti: il sorriso dei potenti, dei carnefici, dei gaudenti, della gioia ma anche il sorriso negato dei bambini indifesi nei disastri della guerra e nelle discariche del mondo "raccontato dalle fogne fino al cielo stellato” creando un dialogo ideale e reale con il capolavoro Antonelliano .
(Stefania Randazzo)
Il Museo Mandralisca di Cefalù propone ai suoi frequentatori un percorso artistico e culturale da vivere insieme. Quest’anno, per i suoi contenuti e le sue evocazioni, il percorso ha per titolo: “Il sorriso e l’ironia”.
E’ proprio all’interno di questo contesto, così saldamente legato al sorriso del “Ritratto d’uomo” di Antonello da Messina, e all’ ironia con cui esso accoglie chi varca la soglia del Palazzo Mandralisca, che viene a inserirsi, con assonanze e distanze, la mostra “De risus natura”,dell’artista Momò Calascibetta ,in quello stesso spazio fisico che accoglie antiche collezioni e ritratti d’antenati che ci osservano dall'alto, privi di sorrisi.
DE RISUS NATURA TRENT’ANNI DI DOLCI SORRISI, SOSTANDO NELLA LUCE ACCECANTE...
“Il Mandralisca non è il MoMA di New York”, così esordisce Momò Calascibetta parlando di se stesso e della mostra, ma è proprio da questa piccola ma importante realtà museale e dal Ritratto d’uomo di Antonello che parte la sua esperienza e la sua formazione visiva e culturale che lo ha portato dal 1975 ad oggi a cambiare spesso pelle e anche punti di vista ma mai l’identità e l’uso, nella sua affermazione e nella sua negazione, del sorriso e dell’ironia.
La modernità e l’universalità dell’arte di Antonello da qualsiasi luogo si irradi, se periferia o centro del mondo, mantiene intatto il potere espressivo ed estraniante delle figure ritratte nei limiti della loro umanità , indagate e spesso derise in questo affascinante e universale gioco psicologico tra il ritratto e colui che lo ritrae. L’opera dell’artista satirico e grottesco Momò con il suo approccio alla realtà attraverso lo sguardo impietoso dell’ironia, strumento di denuncia sociale ma nello stesso tempo distacco e potenzialità estrema di lettura e giudizio dei limiti dell’uomo, è prova del perpetuarsi e del rinnovarsi del messaggio di Antonello da Messina nell’espressione artistica contemporanea.
I toni satirici sottolineati da colori in contrasto, vivaci e carichi di vita, dalle figure studiate e definite da miriadi di segni, stordiscono e stupiscono suggerendo diversi piani di lettura, aprendo a particolari infiniti. Ogni opera crea un mondo parallelo in cui la figura umana è rappresentata sempre con i toni satirici dell’eccesso espressi dalla mole delle figure, dalla caratterizzazione dei volti e dagli sfondi delineati da un volutamente eccessivo virtuosismo del segno.
L’evento espositivo, comprendente ventisei opere pittoriche e due sculture realizzate da Momò Calascibetta dal 1975 al 2007, allestito nella sala mostre all’interno del percorso museale permanente della Fondazione Mandralisca, affronta il tema del sorriso nei suoi molteplici aspetti: il sorriso dei potenti, dei carnefici, dei gaudenti, della gioia ma anche il sorriso negato dei bambini indifesi nei disastri della guerra e nelle discariche del mondo "raccontato dalle fogne fino al cielo stellato” creando un dialogo ideale e reale con il capolavoro Antonelliano .
(Stefania Randazzo)
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