Il DART-CHIOSTRO DEL BRAMANTE è lieto di presentare, all’interno del percorso
progettuale VARI(e)AZIONI inaugurato nel dicembre 2007 con l’iniziativa “Codice01”, la prima personale presso uno spazio museale italiano dell’artista colombiano Gabriel Ortega.
La mostra “FOR EVER 2”, curata da Natalia de Marco e Stefano Elena, presenta la recente produzione dell’artista, rivolta alla rilettura di tematiche ed estetiche tipicamente pop alternate alla veridicità del mondo reale, in una commistione iconografica che spazia dai fumetti e i supereroi, esponenti dell’immaginario collettivo e di certo costume visivo, a volti e contesti ufficiali universalmente noti.
Attraverso una selezione di circa venti opere tra dipinti e sculture, Ortega volteggia tra dimensioni apparentemente distanti dimostrandone le plausibili affinità e le dubbie divergenze: attraverso l’umanizzazione di personaggi fantastici senza divisa né pelle e rappresentazioni che eroicizzano personaggi detentori di un reale potere, l’artista suggerisce una nuova chiave interpretativa capace di invertire la ricorrenza di ruoli e propone apparenti paradossi figurativi non troppo distanti da determinate modalità comunicative e mediatiche.
La mostra si terrà presso i rinnovati ambienti della Sala delle Sibille, destinata, a decorrere da questo primo appuntamento, ad ospitare esposizioni dedicate alla giovane arte internazionale.
progettuale VARI(e)AZIONI inaugurato nel dicembre 2007 con l’iniziativa “Codice01”, la prima personale presso uno spazio museale italiano dell’artista colombiano Gabriel Ortega.
La mostra “FOR EVER 2”, curata da Natalia de Marco e Stefano Elena, presenta la recente produzione dell’artista, rivolta alla rilettura di tematiche ed estetiche tipicamente pop alternate alla veridicità del mondo reale, in una commistione iconografica che spazia dai fumetti e i supereroi, esponenti dell’immaginario collettivo e di certo costume visivo, a volti e contesti ufficiali universalmente noti.
Attraverso una selezione di circa venti opere tra dipinti e sculture, Ortega volteggia tra dimensioni apparentemente distanti dimostrandone le plausibili affinità e le dubbie divergenze: attraverso l’umanizzazione di personaggi fantastici senza divisa né pelle e rappresentazioni che eroicizzano personaggi detentori di un reale potere, l’artista suggerisce una nuova chiave interpretativa capace di invertire la ricorrenza di ruoli e propone apparenti paradossi figurativi non troppo distanti da determinate modalità comunicative e mediatiche.
La mostra si terrà presso i rinnovati ambienti della Sala delle Sibille, destinata, a decorrere da questo primo appuntamento, ad ospitare esposizioni dedicate alla giovane arte internazionale.
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