Preferivo Jack Bruce

CENTROARTEMODERNA DI PISA: PRESENTAZIONE LIBRO "Preferivo Jack Bruce" Una storia nella Pisa Rock (anni 69/75) di Marco Borghini - Domenica 1 Febbraio 2009 alle ore 16.30

Domenica 1 Febbraio 2009 ore 16,30 (ingresso libero).

Interverranno: Marco Borghini, Doady Giuliano, Prof. Titina Maccioni

Patrocinio: Comune di Pisa

Sede : CentroArteModerna - Lungarno Mediceo, 26 Pisa - www.centroartemoderna.com - tel.fax 05054263


CENTROARTEMODERNA DI PISA: PRESENTAZIONE LIBRO Preferivo Jack Bruce" Una storia nella Pisa Rock (anni 69/75) di Marco Borghini- Domenica 1? Febbraio alle ore 16.30

Domenica 1? Febbraio alle ore 16.30 nei locali della Galleria d'Arte CentroArte Moderna (Pisa - Lungarno Mediceo al n.26) diretto da Massimiliano Sbrana, verrà presentato con ingresso gratuito , nell'ambito dei festeggiamenti organizzati dai i fratelli Ammannati per festegiare 90 anni di attività, il libro scritto dal Maestro Marco Borghini, "Preferivo Jack Bruce" Una storia nella Pisa Rock (anni 69/75).
Il libro nasce su sollecitazione di Antonio e Cosetta Ammannati, parla della prima esperienza musicale dell'autore, noto chitarrista (ora classico) pisano, e con essa durante la narrazione porta con sè ricordi, nomi e persone che popolavano la Pisa Rock in quegli anni, il tutto in un libro elegante e generoso di immagini.

Breve storia dei 90 anni di attivit? della ditta GASTONE BINI.

Gastone Bini poco più che adolescente và per qualche anno a Firenze dove impara a fabbricare e a riparare gli strumenti a fiato. Scoppia la guerra 15/18 e Gastone viene reclutato nella banda dell'esercito.

Terminata la guerra nel 1919 Gastone apre il suo negozio in Lungarno Mediceo. Non solo vende strumenti musicali e spartiti ma anche come fabbrica artigianale di strumenti a fiato: trombe, clarinetti, sassofoni ecc. attività che per molti anni gli portere notevoli soddisfazioni con premi, coppe e medaglie ottenute dalla sua partecipazione a concorsi nazionali.
Gastone porta avanti con soddisfazione la sua attività finchè non scoppia la 2 guerra. Sotto la minaccia dei bombardamenti è costretto ad abbandonare tempestivamente il suo negozio, lasciando così molti strumenti di pregio all'interno. Poco dopo un gruppo di soldati americani, attratti dagli strumenti incustoditi, entrano nel negozio con l'intento di prenderli, incuranti del fatto che molti luoghi erano stati minati, tra cui quello di Gastone, così in breve tempo, dopo essere entrati saltarono in aria. Poco dopo anche l'intero edificio fù bombardato.Finita la guerra Gastone riuscì a recuperare ben poco di quello che era rimasto, ma la forza d'animo, quella non l'aveva persa. Volendo rimanere il più possibile nella sua zona prese 2 fondi, uno vicino alla chiesa di S. Michele in Borgo dive aprì il negozio e l'altro in via Rigattieri che serviva da officina. Negli anni 50 quando fù attuata la ricostruzione di molti di quelli edifici che erano stati distrutti durante la guerra, Gastone riprese il suo posto in Lungarno Mediceo, da allora ad oggi. Da quel momento in poi la Ditta Bini incrementa notevolmente la sua attività, diventando inoltre un punto di riferimento per concertisti e per le bande di molte province anche al di fuori della Toscana.Siamo all'inizio degli anni ?60, gastone ha due figlie Piera è farmacista, Maria Grazia è professoressa, ambedue non sono interessate all'attività del padre. Così Rolando Ammannati, marito di Piera comincia timidamente ad affiancarsi a Gastone. Nel 1964 dopo una malattia Gastone si spenge, sarà quindi il genero Rolando da allora in poi ad occuparsi del negozio. Gli anni 60 portano una ventata nuova, rivoluzionaria nel costume, nella politica, nell'arte e nel pensiero. Anche la musica è scossa da questo ciclone.
Anche dal Bini si respira aria nuova. In quegli anni il negozio diventa un vero e proprio punto di incontro soprattutto per i giovani. L?entusiasmo per la musica di quegli anni unisce tanti, tantissimi ragazzi cos? il negozio assume una veste nuova, si arricchisce di chitarre (fender, Gibson?), amplificatori (davoli, semprini ?.) batterie, (Ludwig, hollywood?). Furono anni veramente ricchi non solo artisticamente ma anche perch? da allora tra Rolando e tanti di quei ragazzi nacquero rapporti di stima e amicizia mai più interrotti.

L'attività di Rolando prosegue così con successo, oltre al negozio sempre in quegli anni da vita a iniziative nuove per quegli anni.
La 1 è quella di organizzare concorsi e manifestazioni, ai quali partecipano una notevole quantità di gruppi. Il Premio Pisa (al teatro Verdi), Musica sulla sabbia (ai bagni di Tirrenia e Marina) ecc.; e la 2? quella di aprire una scuola di musica.
La scuola, la prima a Pisa a carattere popolare, raccoglie molti consensi soprattutto da parte dei giovani.Le prime classi aperte furono quelle di chitarra e pianoforte, poi con il passare degli anni fino ad oggi comprende praticamente tutte le classi strumentali e si presta ad insegnare tutti gli stili e generi. L'attività del negozio prosegue negli anni seguenti finchè più o meno verso la fine degli anni ?80 la musica subisce un nuovo cambiamento, cambiamento dovuto al successo della musica elettronica.
Con l'ingresso di questo nuovo genere aumenta la richiesta di strumenti elettronici, così contemporaneamente a loro entra a far parte dell'azienda il figlio di Rolando, Antonio , specializzato in questo settore. Contemporaneamente la scuola viene presa in mano dalla figlia Cosetta. Così l'impresa familiare prosegue la sua attivit? finchè nel 2006 Rolando scompare.
Il negozio adesso facendo tesoro della storia e dell'esperienza passata, è rimasto al passo con i tempi, ampliando sempre di più i corsi della scuola estendendoli al canto, alla batteri e percussioni, a tutti gli strumenti a fiato, al pianoforte e alla tastiere in tutte le varie sfumature musicali dal classico al moderno fino al jazz e blues.
Per quanto riguarda la tipologia dei vari strumenti in vendita oggi possiamo trovare lo strumento classico ma anche la computer music, il tutto con modalit? di acquisto agevolato tramite finanziamenti. Ad oggi 2009, la Ditta Bini prosegue la sua attività storica come abbiamo visto, soprattutto a fronte del fatto che molti tra i negozi più vecchi di Pisa purtroppo rispetto alla crisi attuale, alla chiusura dei centri commerciali, non sono riusciti a rimanere in vita.

(ingresso libero).


Ufficio stampa:
Massimiliano Sbrana
mobile +39 3393961536
e-mail mostre@centroartemoderna.com

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