Trasformazioni di Ludmila Kazinina

L'arte di Ludmila Kazinkina sembra un'alchimia tra un mondo reale ed uno fantastico ove le sue figure femminili, forse persino una trasposizione di lei stessa, si riversano in luoghi assai vuoti e freddi, ove ancor piu' la figura umana è la protagonista. Pare che l'artista non ponga tanto l'attenzione verso il dato estetico per un suo compiacimento, quanto piu' per un interesse a stipulare con la tela un accordo di continuità. Difatti sembra che Ludmila Kazinkina ci trasmetti, ci voglia rendere partecipi di un'intenso e solitario racconto. Questo è quello che emerge dal ciclo pittorico che si potrà ritrovare in questa mostra personale di Parma dal titolo “Trasformazioni”che si terrà dal 3-31 ottobre 2009 presso The Art Box Temporary Station di Parma. Ludmila Kazinkina splendidamente costituisce per noi attraverso un puntuale, preciso scandire di sapore concettuale. I disegni enunciano un percorso di trasformazione, ecco perchè vi è sempre un oggetto che è colorato che pare brillare. Piu' che richimarsi alla vera accezione del Golem ovvero del “fantoccio di argilla che serviva a difendere gli ebrei dalle persecuzioni”, sembra trscriverene una sua personale e moderna visione. Ma l'artista ci enuncia anche un piano ancora più profondo e significativo e personale : il senso della ricerca. Ecco ancora dirsi concettuale la scelta di Ludmila Kazinkina di non mettere alcun titolo ai splendidi dipinti e disegni presentati per volgere verso una contuinità, un fluido ed inseparabile racconto. E' bene anche rammentare che questa artista sta avendo un'altra mostra personale ma a Reggio Emilia dal titolo “Baba-Yaga” dove si possono anche anche ritrovare alcuni lavori presenti a Parma. Bisogna anche sottolineare che seppure i suoi dipinti sono ben scanditi, usando persino dei colori antinaturalistici soprattutto nella costruzione della figura umana, si denota appunto una sorta di attesa, di tensione tenuta a fatica. Se poi si pone maggiore attenzione alle donne rappresentate, si noterà che è sempre una sola ad essere raffigurata, enunciata: un solo e semmai il suo multiplo, triste ed a volte crucciato della protagonista. Colpisce in egual modo quella quasi sproporzione della fronte della donna protagonista apportata sia nei dipinti che disegni eseguiti dall'artista che pare richiamare un dipinto espressionista di Ludwig Kirchner “Marcella” che rappresentava una ragazza nell'età della pubertà,ovvero la difficoltà a diventare compiutamente e totalmente adulti nel corpo. Ludmila Kazinkina si potrà così compitamente ritrovare per tutti coloro che già l'hanno apprezzata, nelle due mostre di Parma e di Reggio Emilia, ma senz'altro è un'artista che lascerà sempre un suo indelebile passaggio.

Dott.ssa Valeria s.Lombardi

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