Mostra personale con omaggio al "Pergamo di Gugliemo"

Si inaugura Sabato 24 Ottobre alle ore 18,00 presso gli spazi espositivi della Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea CentroArteModerna di Pisa, sul Lungarno Mediceo al n.26, la mostra personale del noto artista sarda SALVATORE ATZENI a cura di Massimiliano Sbrana., che per l'occasione ha realizzato alcune pregevoli punrtesecche omaggio al "Pergamo di Gugliemo".

L'avventura ha inizio a Cahors nei primi anni 70: Salvatore Atzeni espone i suoi disegni e tiene una serie di concerti di chitarra classica in questa bella città del Lot, in Francia. L'artista beve un caffè ... Sulla caffettiera, mentre meccanicamente mescola il liquido scuro, osserva le sue dita muoversi riflesse nel metallo luccicante ... simili a gambe e braccia che si agitano ... Dal coperchio aperto scaturisce un viso ... il suo.
Il blocco degli schizzi, la matita, sono lì, a portata di mano: le forme si sistemano al loro posto, vicine alla figura umana. Ed ecco, è la prima caffettiera antropomorfa! Salvatore Atzeni vuole rendere evidente l'asservimenlo dell'uomo, divenuto schiavo dei suoi stessi prodotti, che resta per ore imbottigliato in una coda di macchine sull'autostrada, chiuso nella scatola metallica a quattro ruote che sembra essa stessa una caffettiera ... Preoccupato per la condizione dell'uomo, Atzeni ne denuncia, con profonda ironia, questo modo di perdere la propria identità.
Da allora le caffettiere hanno subito una continua evoluzione. Le prime si muovevano sullo sfondo di paesaggi fiamminghi: oggi Atzeni le fa vivere nelle cattedrali già disegnate in periodi precedenti.
L'opera assume così il suo tratto originale, quando le caffettiere entrano nelle chiese. Delle chiese particolari, dove le grandi finestre dalle grate spezzate lasciano trasparire un po' di speranza.
Inizialmente le caffettiere sono essenzialmente metalliche e descrittive, successiva mente hanno indossato abiti e mantelli, ma è stato necessario attendere una decina d'anni.
Sorgono dalle stoffe, dei becchi, come dei sessi immensi, dei manici, a significare che i personaggi possono in ogni momento essere ghermiti, manipolati. I personaggi esprimono il dramma interiore dell'uomo, nascosto nei quadri molto duri. Un incontro con il surrealismo: gli osservatori devono interpretare e leggere l'immagine, ciascuno a suo modo, secondo la propria sensibilità.
Un'opera che occorre saper esplorare alla luce di alcuni simboli ricorrenti.

Cenni Storici del Pergamo di Gugliemo

L'opera venne eseguita dallo scultore conosciuto come maestro Guglielmo, del quale, oltre al nome, non abbiamo notizie biografiche se non che collaborò alla decorazione del Duomo di Pisa. Proprio per la cattedrale pisana Guglielmo scolpì, tra il 1159 e il 1162, il monumentale pulpito, che restò al suo posto sino al 1310, quando venne sostituito con il nuovo pulpito, opera di Giovanni Pisano.
Il pulpito di Guglielmo venne dunque smontato e trasferito a Cagliari, città allora sotto il dominio pisano, dove arrivò nel 1312. L'opera venne rimontata nella cattedrale della città sarda, una chiesa del XIII secolo in stile romanico pisano, dove il pulpito trovò posto nella navata centrale, all'altezza della terza colonna a destra. Durante i restauri del XVII secolo, che dotarono la cattedrale di una nuova veste barocca, il pergamo di Guglielmo venne smembrato e le varie parti collocate nelle attuali posizioni. In seguito a tali manomissioni, il pulpito perse l'epigrafe in cui era indicato il nome dell'autore e gli anni in cui venne realizzato.

Altre informazioni sul sito: www.Centroartemoderna.com/programma.html ; Per appuntamenti tel/fax 050542630 o email: mostre@centroartemoderna.com ; Orari: 10-12,30/16,30-19,30 (feriali); Domenica 17,00-19,30 (festivi telefonare) ; chiuso lunedì mattina.

Con preghiera di diffusione/pubblicazione. Grazie.

Il Direttore
Massimiliano Sbrana


La mostra proseguirà fino al 4 Novembre 2009.

(ingresso libero).

Orari: 10-12,30/16,30-19,30 (feriali); Domenica 17,00-19,30 (festivi telefonare) ; chiuso lunedì mattina.

Ufficio stampa:
Massimiliano Sbrana
mobile +39 3393961536
e-mail mostre@centroartemoderna.com

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