Il 31 ottobre l’inaugurazione di “Venezia Misteriosa atto 2°”
La “Serenissima” apre le porte all’arte ed al mistero

La mostra “Venezia Misteriosa atto 2°” è un progetto promosso dall’Ufficio stampa della Regione Veneto nell’ambito dell’evento “Veneto Spettacoli di MISTERO” e dall’associazione culturale Art&fortE LAB®, spazio espositivo per l’Arte Contemporanea a Venezia centro storico (quest’ultima provvederà a distribuire l’evento localmente in tutti i suoi circuiti).

La rassegna collettiva “Venezia Misteriosa atto 2°” sarà inaugurata il 31 ottobre alle ore 18,00 e dal 30 ottobre al 21 novembre sarà allestita presso lo spazio Art&fortE LAB® e/o nel Piano Nobile di Cà Zanardi in Venezia Cannaregio 4132, 30121 Venezia. La cura dell’esposizione collettiva dell’evento è affidata al Prof. di Semiologia e Storia dell’arte Alberto D’Atanasio con la direzione Artistica dello scrittore Alberto Toso Fei e sarà aperta al pubblico dal 1 al 30 novembre 2010.

“Il mistero nel suo etimo latino Myasterium o in quello greco Mysterion: vuol dire cosa da tacere, da tener chiusa (MY-OS) o anche (MYSTES) l’iniziato nei misteri” ha scritto il Prof. Alberto D’Atanasio.
La “Serenissima”, con la sua atmosfera incantevole riuscirà senz’altro ad offrire spunti inimmaginabili e singolari all’ immaginazione ed alla creatività dei numerosi artisti presenti con le proprie opere il cui tema è il mistero, fino ad aprire scenari forse inaspettati quanto inesplorati. Venezia sa comunicarci il senso del cambiamento ma anche della staticità, della nostra umana precarietà, e rappresenta per alcuni una metafora del nostro nomadismo esistenziale. Il Professor Alberto D’Atanasio ha scritto a questo proposito “Venezia è la città del mistero per eccellenza, l’elemento dell’acqua che la pervade e la permea è il simbolo del cambiamento, l’acqua purifica e dona vita nuova come un perenne battesimo che rende Venezia eterna e quindi vincitrice sul deterioramento che porta il tempo. Venezia è una maschera che non è solo simbolo del carnevale, la maschera della città lagunare non è grottesca, né cela ma rivela la figura interiore e dona nuova identità più vera a ciò che si vuole essere e diversa da ciò che gli altri vogliono che sia. Venezia e un ponte tra la staticità e un divenire che unisce terra con l’acqua e insieme con il fuoco delle fornaci che forma vetro e forgia il ferro che unisce i fasciami delle navi e poi con l’aria che diviene vento gonfia le vele e porta ogni uomo al mistero di altre terre e altri cieli da esplorare”.

Il catalogo della manifestazione sarà realizzato a cura di Cà Zanardi.

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